extraurbana secondaria

28 febbraio, 2011

Mariolino Ricoveri di Borgo Liverano (RA) (segno zodiacale del codice rosso) eran vent’anni che faceva l’infermiere al pronto soccorso.
quando andava in vacanza, le poche ferie che c’aveva, non prendeva mai la macchina: o, se proprio non ne poteva fare a meno, non prendeva mai l’autostrada.

dopo tutte quelle emergenze in corsia, diceva, non c’aveva nessuna voglia di viaggiare accanto a una corsia d’emergenza.


non so stare sui binari

7 luglio, 2010

pensò il treno prima di deragliare.


epifania

6 gennaio, 2010

pensa che faccia, dice il Castellani, lui che di mestiere fa il bue nel presepe di Grassina (FI).
pensa la faccia che devono aver fatto i re magi, quando sono arrivati e si son accorti che la stella cometa che avevan seguito non era altro che la scia della scopa della Befana.


un potenziale serial killer

7 agosto, 2009

se sei stanco fermati: la stanchezza può uccidere.
quel che si dice morire di sonno.


organi disoccupati

17 gennaio, 2009

si diceva che la milza era un organo che non serviva a niente, no?
ecco.

ora, se metton su davvero quella legge sullo zero virgola due percento di alcol nel sangue (sarebbe una legge che poi non puoi guidare nemmeno se sei sobrio), mi sa che diventa un organo di quelli anche il fegato.


parma

14 settembre, 2008

oh mia bella pianura padanemilana!
che stamattina i fendinebbia non bastavano: ci voleva l’affettatrice.


splatter

10 aprile, 2008

una rondine non fa primavera.
ma tutti quegli insetti spiaccicati sul lunotto della mia Alfa Sud, anche sì.


retrovisioni

14 dicembre, 2007

chissà perchè oggi ripensavo alla Wanda Mascarini.
che quando faceva scuolaguida a Spilamberto (bassa romagna emiliana o forse viceversa) e l’istruttore ogni volta le ripeteva paziente prima di partire regola gli specchietti.

lei ci rispondeva sorpresa e perchè mai, mi son già truccata prima di venire qui.


in caso di visibilità ridotta indossare il grembiulino

5 dicembre, 2007

quella sera ad Ostiglia (bassa padania ma non troppo) c’era una nebbia che non riuscivi a vedere al di là del tuo naso.
anzi: che non riuscivi a veder proprio nemmeno il tuo naso.

il cartello dell’autostrada recitava ottimista: attenzione, nebbia a banchi.
ma era un eufemismo.
si trattava piuttosto di una nebbia a cattedre.


al prossimo casello, usciamo

12 novembre, 2007

cristo si è fermato a Eboli.

per forza.
era già iniziata da quindici chilometri la fila sulla Salerno-ReggioCalabria.